venerdì 1 ottobre 2010

Pizzarotti: dire tutto in un niente! Abilità...

PANORAMA POLITICO


Massa Marittima CASO PIZZAROTTI IL SINDACO SPIEGA GLI SVILUPPI «Troveremo i soldi Abbiamo le risorse»


SEPPURE con uno slittamento di un paio di mesi è stata pagata la prima rata di mezzo milione euro del debito complessivo di 1.159.463 euro che il Comune di Massa Marittima deve all’Impresa Pizzarotti per la costruzione del Carcere Circondariale della Camilletta, come stabilito dalla Corte di Appello di Roma. Ne abbiamo parlato con il sindaco Lidia Bai.


Cosa resta da fare adesso?


«A questo punto restano da versare altre due rate, una da 200mila e l’altra da 459.463 euro che scadono rispettivamente il 30 settembre e al 31 gennaio dell’anno prossimo».


Avete in programma qualche azione?


«Da parte nostra abbiamo comunque richiesto al Ministero della Giustizia, in quanto proprietario della struttura carceraria, il rimborso dell’intera somma con l’aggiunta di altri 12mila euro di spese legali da noi sostenute».


Con quale esito?


«Ancora siamo in attesa di una risposta, che puntualmente ci viene evitata».


Qualora questo tentativo dovesse andare a vuoto, come cercherete di avere la liquidità?


«Senz’altro vendendo quella parte di patrimonio che il Comune possiede da utilizzare per scopi edificabili».


La cosa non sembra così facile.


«Ci sono delle difficoltà visto che finora tutte le aste sono andate deserte».


E se dovesse continuare così?


«Qualora le vendite previste non dovessero andare a buon fine entro l’anno corrente saremmo costretti ad utilizzare tutte le risorse proprie a disposizione per far fronte agli obblighi di pagamento nei confronti della Pizzarotti».


Su quali risorse pensate di fare affidamento?


«Agli oneri di urbanizzazione, all’avanzo di amministrazione 2009 e ad altre risorse proprie».


COMUNQUE nella peggiore delle ipotesi, ossia in assenza di alienazione dei beni patrimoniali o di accordi di ulteriori dilazioni di pagamento concordate con la Pizzarotti, si renderà indispensabile definanziare tutti i progetti attualmente finanziati con oneri di urbanizzazione destinando tali risorse, compresi i 78mila euro di avanzo di amministrazione del 2009, al finanziamento del debito fuori bilancio riferito alle due rate da saldare entro la fine dell’anno.