giovedì 30 settembre 2010

La minoranza si sveglia e attacca il Pd I nuovi consiglieri di Massa Comune infiammano il Consiglio Comunale

Massa Marittima La minoranza si sveglia e attacca il Pd I nuovi consiglieri di Massa Comune infiammano il Consiglio Comunale




di GIANFRANCO BENI

«FUOCHI D’ARTIFICIO» al consiglio comunale sparati senza soluzione di continuità da una minoranza che si è svegliata dal torpore delle sedute precedenti forse anche in coincidenza con l’arrivo dei due nuovi consiglieri di Massa Comune Federico Montomoli e Gennaro Orizzonte che hanno sostituito i dimissionari Mazzocco e Iozzi. E’ stato proprio Montomoli, dopo un inizio soft di seduta in cui il sindaco Lidia Bai ha commemorato l’ex sindaco Renato Bolognini recentemente scomparso e quello di Pollica Angelo Vassallo barbaramente ucciso da due sicari, ad accendere la miccia indirizzando parole di fuoco nei confronti del Partito Democratico reo di aver apostofato la lista civica con epiteti «pesanti e offensivi, stranamente nel più assoluto silenzio del capogruppo Pd Riccardo Rapezzi pur direttamente chiamato più volte in causa. Un sistema poco nobile — ha affermato Montomoli — e scorretto dato che sono sparate sul gruppo senza indicare i veri obiettivi. Non siamo ipocriti, né qualunquisti, o incivili, come avete più volte detto, ma rappresentiamo chi non si riconosce nel vostro modo di amministrare e lo faremo per il bene della città». Fatte queste premesse era logico e prevedibile l’apertura di un solco profondo nel corso della lunga seduta fra maggioranza e minoranze sui più importanti argomenti in esame. La conferma, se ce me fosse stato bisogno, dal voto contrario espresso dalle minoranze al completo sulle variazioni di bilancio». Sempre Montomoli, «rilevando la mancanza di una relazione politica che permetta la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi», ha contestato le spese per le feste nazionali, per la compartecipazione al servizio di trasporto dei giovani in discoteca, quelle per il progetto dell’acqua del sindaco, ha giudicato anacronistico l’incremento di tremila euro per gli amministratori quando si continua a non accettare lo svolgimento delle sedute consiliari al sabato e eccessivi i 10mila euro previsti per incarichi a professionisti esterni. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo del Popolo delle Libertà Giovanni Favilli sulla vicenda Pizzarotti «quali progetti — ha chiesto Favilli — debbono essere definanziati per pagare il debito?», e sugli interventi al mattatoio comunale, finendo per prevedere un vero e proprio disastro finanziario a carico delle casse comunali. Dal canto suo il sindaco ha ricordato gli ostacoli da superare a partire dal rispetto del patto di stabilità fino al credito di quasi un milione e mezzo di euro vantato dal Ministero dell’Industria per i lavori fatti agli ex siti minerari di Niccioleta. Infine riguardo alla vicenda Pizzarotti la prima rata di mezzo milione è stata pagata in attesa che il Ministero di Grazia e Giustizia, fra l’altro proprietario e gestore del Carcere, si esprima sulla richiesta di accollarsi l’intero debito sancito dalla sentenza della Corte d’Appello di Roma