giovedì 2 settembre 2010

LA MAGGIORANZA C'E' E PROCEDE!

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze e dalle polemiche che da sempre imperversano in agosto: la maggioranza è concorde, e con essa – e ciò che è più importante – è compatto il governo.

Il Popolo della Libertà non ha dubbi nel sostenere l’azione dell’esecutivo ed il programma messo a punto da Silvio Berlusconi. L’accordo con la Lega resta granitico e strategico, come ha ulteriormente dimostrato il vertice tra il premier e Umberto Bossi. Gli alleati minori, alcuni dei quali siedono nel governo e negli enti locali, non hanno intenzione di creare ostacoli. E quanto ai cosiddetti finiani, ricordiamo che essi sono tuttora iscritti al Pdl, pur con un gruppo parlamentare a parte. E che si sono impegnati a votare i cinque punti del governo.

L’Italia ha dunque in questo momento la maggioranza ed il governo, più concordi e compatti tra i grandi paesi occidentali. Così come questo governo ha tuttora a livello internazionale il gradimento più alto. Non è così in Germania, dove nonostante gli ottimi risultati in economia la linea della cancelliera Angela Merkel è criticata tra gli stessi popolari a causa degli aiuti eccessivi dati a banche e industrie a spese dei contribuenti. Non è cosi in Gran Bretagna, dove l’alleanza tra conservatori e liberali non ha ancora permesso la messa a punto di un vero programma economico e sociale.

Non lo è soprattutto in Francia, dove Nicolas Sarkozy è debole nei sondaggi e sotto tiro nel suo partito. E se guardiamo più lontano, troviamo un Barack Obama indebolito dalle incertezze sul fronte economico e militare, ed un Giappone che stenta a darsi governi durevoli: e stiamo parlando dei maggiori paesi del G8.

L’Italia è l’unico tra questi Paesi che esprime compattezza di governo e stabilità politica.Al punto che molti osservatori – compresi quelli più critici per partito preso come il Financial Times – prevedono che dopo Berlusconi verrà… Berlusconi.

Il resto sono chiacchiere di pochi giorni. Un esempio su tutti: la visita del colonnello Gheddafi ha sollevato, come previsto, molto clamore, ci sono state le proteste di una arte dei cattolici e delle donne. La Lega, sul suo giornale, ha fatto dei distinguo. Ma alla fine?
Davvero pensiamo che siano stati in bilico la cristianità dell’Italia e dell’Europa ed i diritti delle donne?

Ecco come, spesso, nascono le polemiche. Maggioranza concorde, governo compatto, gradimento degli elettori. Se si votasse domani non ci sarebbe partita. Non ce ne sarà bisogno, ma intanto questo è ciò che conta veramente